Nossignore, non lo è. Lo so che per molti di voi è un personaggio sgradevole e che in un mondo perfetto non ci sarebbe mai stato bisogno di uno che spieghi a milioni (14 MILIONI di utenti, non centinaia) di persone come si spegne un PC o come si infila la chiavetta USB nel medesimo, ma è evidente che ce n'era bisogno.
Salvatore Aranzulla fattura milioni di euro all'anno spiegando a 14 milioni di persone cose che ha imparato a fare provandoci, fallendo, perdendoci del tempo. Anche cose insulse, tipo accendere il computer:
o come creare una cartella:
In sostanza, Salvatore Aranzulla è un maestro elementare per 14 milioni di bifolchi totalmente analfabeti in un mondo ormai largamente governato dall'informatica. Persone che magari sanno tradurre dal latino al greco all'anglosassone arcaico ma che non hanno idea di cosa sia un IP.
Sì, non è lui un coglione, sono gli italiani che sono analfabeti. Mi assumo la totale responsabilità di quest'affermazione, supportata dai numeri del suo fatturato.Viviamo in un'epoca in cui computer e sistemi operativi sono diventati quello che erano la zappa e la vanga per i nostri nonni nel dopoguerra: strumenti indispensabili, per quanto antipatici o indigesti per alcuni. Cercare lavoro nel 2018 senza avere idea di come si accende un PC o si crea una cartella è come vivere nel primo dopoguerra e non avere idea di cosa sia una cazzuola o di come sia fatto un mattone. Ed è una COLPA, che prima o poi bisogna che questi 14 milioni di italiani si assumano.
Certo, parte della colpa sta anche in chi non offre corsi di formazione accessibili se non addirittura gratuiti, ma ho come l'impressione che sarebbero poco frequentati dall'utente medio. Perché "tanto c'è Aranzulla".
Lui questo lo sapeva quando ha iniziato la sua carriera di "esperto" sul web e lo sa molto, molto bene oggi. Forse all'inizio non ne aveva un'idea precisa, magari aveva notato che il padre, lo zio e il nonno non capivano la differenza tra un hard disk e un floppy da 3 e mezzo e si è detto "mah, proviamoci... alle brutte torno a fare il pizzaiolo" o qualunque cosa fosse costretto a fare prima, per campare. Ma si è ben presto reso conto che suo padre, suo zio e suo nonno sono lo specchio dell'Italiano medio che sa tutto di calcio ma niente di cose utili. Per questo ride sempre, perché ci aveva sopravvalutati come popolo: forse aveva preventivato di avere qualche migliaio di utenti perché ci credeva un popolo tutto sommato scaltro, intraprendente, geneticamente capace di grandi cose e tutte quelle puttanate che ci raccontiamo per sentirci fieri di essere italiani, ma i suoi incassi denotano l'opposto e questo non sembra gli dispiaccia granché.
Il nostro analfabetismo, la sua fortuna.
Nota a margine: se non avete capito come può un sito "gratuito" generare introiti per 2 milioni di euro all'anno, avete bisogno di ripetizioni di Internet. Provate su aranzulla.it, che tanto ormai...